Un mese pieno di uscite targate Longanesi. Oggi vi presento un saggio di Sergio Romano che punta la lente d'ingrandimento sulla Libia, un paese ricco di storia che soffre e non trova un suo equilibrio.
Nuova edizione
aggiornata
SERGIO ROMANO
LA QUARTA SPONDA
320 pagine, 22.00€
In libreria dal 13 novembre
Al centro de La quarta
sponda c’è la Libia: un Paese fondamentale per la storia europea e, allo stesso
tempo, il più violento e caotico del Mediterraneo. Sergio Romano la descrive
come un Paese dai molteplici volti. Il primo è quello delle due province
ottomane, alla periferia dell’Impero, quando l’Italia ne decise la conquista.
Il secondo è quello che l’Italia di Giuseppe Volpi e Italo Balbo cominciò a
creare negli anni Venti e Trenta. Il terzo volto è quella della Libia
post-coloniale, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e della proclamazione
dell’indipendenza: un piccolo regno, un vecchio e saggio sovrano, una nuova
ricchezza rappresentata dal petrolio e dal gas, un rapporto molto stretto con
la Gran Bretagna, ma anche una importante comunità italiana. Il quarto è quello
di Gheddafi, grande ammiratore dell’egiziano Nasser, spregiudicato, umorale,
tirannico, divorato da insaziabili ambizioni. L’ultimo volto è quello
incompleto di un Paese che non è ancora riuscito, dopo le rivolte arabe, a
trovare un equilibrio ed è sconvolto da una sanguinosa guerra civile. Ma è
sempre lì, di fronte alle coste italiane, con le sue ricchezze, le sue minacce
e il suo carico d’immigrati che sbarcano sulle nostre spiagge.
In questa nuova
edizione, Sergio Romano contestualizza la guerra civile libica all’interno
delle rivolte arabe iniziate cinque anni fa in Tunisia e in Egitto,
sottolineando sia i danni apportati dal miope interventismo francese in Libia
sia le troppe indecisioni e contraddizioni dei paesi europei e degli Stati
Uniti di fronte ai drammatici sviluppi della crisi siriana.
Sergio Romano (Vicenza,
1929) è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, a
Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni
anni, all’Università Bocconi di Milano. È editorialista del Corriere della Sera
e di Panorama. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Morire di
democrazia (2013), Il declino dell’impero americano (2014) e In lode della
guerra fredda (2015).
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