martedì 31 maggio 2016

Recensione: "Innamorato di un principe" di Little Francy

Buon pomeriggio, amici lettori :)
Seconda recensione scritta da me, Emanuela, e ne sono felicissima!
Voglio parlarvi del romanzo M/M di Little Francy, "Innamorato di un principe", già segnalato in passato nel blog. Purtroppo devo avvisarvi che non sarà una recensione molto positiva :(
Titolo: Innamorato di un principe

Autore: LittleFrancy

Editore: Self Publishing

Genere:Romance M/M

Pagine: 512

Prezzo: 2,99





Sinossi: "Innamorato di un Principe" è la storia di Jay Handers, un giornalista che si è trasferito nell'immaginario stato di Luanda per lavorare nella rivista di gossip "Scoop Time"
, ma il suo lavoro è in pericolo e solo un'intervista con il principe Henry può salvarlo dal licenziamento. Il principe,però, è un ribelle nato e non sarà così facile convincerlo a farsi intervistare di sua spontanea volontà, nonostante l'obbligo da parte della nonna, la Regina Therese. Henry ne farà vedere di tutti i colori a Jay, il quale è disposto a fare di tutto pur di salvare il suo lavoro e lo inizia a seguire come un'ombra. Quello che sembra nascere come un rapporto forzato, pian piano, è destinato a trasformarsi in qualcos'altro, qualcosa che il principe non si sarebbe mai aspettato.
Prima di fare i conti con i suoi veri sentimenti per Jay, Henry dovrà assistere allo spietato corteggiamento da parte di suo cugino, l'affascinante Duca Thomas, al giornalista... Le cose si complicheranno sempre di più!


LA MIA RECENSIONE


In genere mi dispiace molto scrivere recensioni negative, soprattutto se di romanzi appartenenti al self-publishing. Infatti, cerco sempre di evidenziare i punti positivi e chiudere un occhio su quelli negativi, proprio perché gli autori auto pubblicati hanno sempre bisogno di incoraggiamenti e di farsi conoscere. Tuttavia, in questo caso non sono davvero riuscita a non considerare gli aspetti negativi e, mio malgrado, dovrò parlarne.
“Innamorato di un principe” è un romanzo che può piacere, perché la trama è accattivante e trascina il lettore, soprattutto nelle battute conclusive, ma i troppi errori grammaticali e refusi distolgono dalla lettura, rendendola (ovviamente) poco scorrevole.
Jay Handers è un giornalista di una rivista di gossip, Scoop Time, che abita nell’immaginario stato del Luanda, governato da una monarchia. Per provare al nuovo editor di meritare il proprio posto, deve redigere un articolo sul principe del Luanda, Henry, dove dovrà evidenziare i lati positivi del futuro re, non proprio “casa-scuola-chiesa”. Infatti, Henry è impertinente, arrogante, pieno di sé… e chi più ne ha, più ne metta. Fin dal loro primo incontro, tra Jay ed Henry si instaura un legame di quasi amicizia che immancabilmente sfocerà in qualcosa di più. Non tutti, però, sono d’accordo: una storia d’amore omosessuale di certo non può passare inosservata, seppur in uno stato liberale come il Luanda, e soprattutto quando uno dei due amanti è il futuro regnante. Jay, così, dovrà scegliere su chi dovrà soffrire meno: lui o Henry?
Come ho anticipato a inizio recensione, la trama è molto variopinta e incalzante. Forse nelle parti centrali ho trovato periodi di “stanca” e un po’ troppo melensi, ma che sono stati immediatamente soppiantati da un colpo di scena dopo l’altro, fino al finale aperto che lascia molti interrogativi, che saranno risolti nel secondo volume (siccome stiamo parlando di una trilogia). I personaggi mi sono piaciuti molto, anche Henry, dopo aver calato la maschera di strafottente menefreghista e aver rivelato un cuore dolce e bisognoso di affetto. Jay, con i suoi complessi adolescenziali e i suoi timori un po’ innocenti mi ha fatta sorridere più di una volta. Gli altri personaggi di contorno (Mary e Liotti, amiche di Jay, Thomas, cugino di Henry e Bethany, fidanzata ufficiale di quest’ultimo, Paul, fidanzato di Mary) sono quelli che si trovano in tutte le classiche commedie d’amore: l’amica del cuore, il doppiogiochista, il cattivone di turno…
Insomma, la trama e la narrazione promettono bene. Il libro meriterebbe di essere letto se non fosse per l’enorme numero di errori presenti. Mi dispiace battere e ribattere su questo tasto, ma trovo che un libro, seppur bello, che ha poca attenzione alla grammatica e alla sintassi sia un libro a metà.
Con questo non voglio dire che “Innamorato di un principe” non debba essere letto, anzi! Se volete una lettura leggera e chiudete un occhio sugli errori, è senz’altro una lettura piacevole. Se amate i libri veri, sotto ogni punto di vista, invece, vi consiglio di guardare altrove.

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